Il MEF nell’ambito della risposta all’Interrogazione 11.6.2014, n. 5-02936, dopo aver riepilogato l’articolato percorso normativo:
- fa presente che l’Italia “si caratterizza nel contesto europeo per un’elevata propensione all’utilizzo del contante”. Nel 2013 si sono registrate 74 operazioni pro-capite non in contante rispetto alle 194 in ambito UE;
- evidenzia che “un impulso alla diffusione di strumenti elettronici è in grado di produrre effetti benefici per i consumatori, le imprese, le Amministrazioni pubbliche e l’economia nel suo complesso;
- prende atto dell’interpretazione fornita dal CNF in base alla quale al professionista è imposto un onere a consentire al cliente di poter utilizzare il POS quale forma di pagamento;
- conclude affermando che “non risulta associata alcuna sanzione” in capo al professionista che non predispone la necessaria strumentazione finalizzata ai pagamenti con moneta elettronica.
Quindi non si tratta di un obbligo ma di una opportunità per il professionista di accettare pagamenti tramite strumenti elettronici.
La domanda a questo punto è: a cosa serve una norma del genere?